Quello che c’è da sapere sul sottoscritto…
Sono nato Milano nel maggio del 1967, sotto il segno dei gemelli, a Porta Romana. Sono cresciuto a Lambrate, divenuto adolescente e, poi, adulto a Porta Vittoria e, infine, lietamente trasferito a ridosso del parco sud, dove la campagna lombarda riesce ad incunearsi nelle maglie della metropoli.
Insomma milanese DOC, anche se i miei due nonni venivano entrambi dalla sicilia. E le mie nonne, una dalla Valtellina e l’altra del lodigiano. Un perfetto interscambio nord/sud, molto milanese.
Posso dire di essere cresciuto in una famiglia in cui l’impegno e la militanza hanno sempre costituito una vera propria dimensione di vita. Era abbastanza inevitabile che la passione per la cosa pubblica mi venisse inoculata nel profondo.
Mi sono diplomato, nel 1986, al Liceo Classico Berchet dove, nel 1985, ho avuto il mio “battesimo elettorale” diventando consigliere d’istituto alla guida di una lista d’ispirazione riformista da me fondata.
Nel 1993 mi sono laureato in Legge all’Università Statale, discutendo una tesi su “l’inutilizzabilità della prova nel processo penale”.
Nel 1994 ho iniziato la pratica legale presso lo Studio dell’Avvocato Michele Saponara. Sono gli anni che seguono la “Falsa Rivoluzione” conosciuta come “Mani Pulite”. È una dura ma assai formativa “gavetta”. Ho seguito, prima come praticante e poi come avvocato, pressoché tutti i più importanti processi del Foro Ambrosiano negli anni 90: da quelli “politici”, a quelli finanziari, alle maxi inchieste sulla Criminalità Organizzata. Un’esperienza umana e professionale che mi ha portato a contatto con le più varie realtà. Dal top manager, all’ultimo dei “disgraziati”. Ho potuto così sviluppare una forte conoscenza della complessa realtà della giustizia italiana. Compreso il mondo del carcere con i suoi tragici problemi.
Dal 2000, svolgo la mia attività in proprio. Ho esteso il mio bagaglio professionale all’ambito civile e di impresa. Oggi sono contitolare di un importante studio legale (www.studiolegale-pillitteri-menis.com) con sede in Porta Romana… un legame che continua.
Dopo la militanza giovanile nel Partito Socialista, ho votato e mi sono impegnato per Forza Italia dal 1994 al 2011.
Nel 2001 mi sono candidato alle elezioni per il Comune di Milano e sono stato eletto Consigliere. Nell’ambito del Consiglio, assumendo l’incarico di Presidente della Commissione “Trasporti Traffico e Viabilità”.
Nel 2006, sono stato nuovamente eletto e nominato, dal Sindaco Letizia Moratti, Assessore alla Qualità, Servizi al Cittadino e Semplificazione e ai Servizi Civici.
Un ambito cui ho l’orgoglio di aver impresso, nei cinque anni del mio mandato, una forte spinta innovativa, ottenendo dei risultati importanti e duraturi nel tempo, come la creazione, dal nulla, del numero unico 020202, l’introduzione della certificazione on line, l’allestimento della nuova Sala matrimoni a Palazzo Reale.
Com’è noto l’Aministrazione Moratti, che pur aveva conseguito importanti risultati (tra cui il più eclatante resta l’aggiudicazione di EXPO 2015), per una serie di ragioni non ha riscontrato il favore che meritava e, dopo le infruttuose elezioni del 2011, ha dovuto cedere il passo. Si conclude, così, la mia esperienza in Giunta mentre, nel paese, si apre una stagione politica confusa, incerta contraddittoria e, per molti versi, decadenziale.
Dopo cinque anni in cui ero tornato, con soddisfazione, alla mia attività forense, decido di ripresentarmi nuovamente alle elezioni per il Comune di Milano del 2016 raccogliendo la sfida, lanciata da Stefano Parisi, di rigenerare un’area politica che, dopo aver garantito a Milano lunghi anni di buon governo, pareva aver smarrito le proprie ragioni d’essere.
Un’esperienza non coronata dal successo ma, nondimeno, entusiasmante considerato che, in meno di tre mesi, siamo riusciti a rimontare un gap i oltre 10 punti sfiorando, la vittoria piena. Un’impresa cui non avrebbe creduto nessuno.
E siamo all’oggi.
Nel pieno della crisi della politica più acuta mai registrata dalla nostra Repubblica.
Nell’era delle promesse impossibili, delle fake news, della sistematica negazione del principio di realtà, del consenso raggranellato a colpi di tweet e di dirette facebook.
Ora come non mai, per chi continua a coltivare la passione per la cosa pubblica, è necessario mantenere accesa la fiammella della vera politica.
Quella basata sulla rappresentanza, il ragionamento, l’analisi dei problemi, l’elaborazione di risposte realizzabili ai tanti problemi di una società che si è molto sfibrata.
In questo il mio modesto contributo cercherò di darlo sempre. Anche da queste pagine.
Buona lettura.