La bellezza del bene comune
Purtroppo spesso il senso del rispetto e di considerare Milano come la propria città da curare, apprezzare ed abbellire, fa parte di una storia ormai lontana ma che dovrebbe essere ritualizzata e riproposta alle giovani generazioni e non solo.
Sicuramente appare molto importante migliorare il decoro urbano, dai graffiti effettuati negli spazi non autorizzati, dalle cartacce buttate a terra, dagli oggetti lasciati per strada. Per non parlare delle zone inondate ogni sera da urina umana o dalle varie illegalità che si vedono quotidianamente, dalla persona Rom con un neonato in braccio all’incrocio, alla prostituzione, allo spaccio di sostanze.
Altro elemento inquietante consiste nell’irresistibile desiderio che hanno alcuni di profanare palazzi storici, monumenti, opere d’arte pubblica, spazi comuni come la fontana “Alla Libertà e alla Pace”, realizzata da Andrea Cascella (1919-1990), usata come lavatoio per panni, o vasca da bagno per i cani e successivamente, quando il Comune decise di chiudere l’acqua, apparvero segni di vernice inqualificabili, oppure la scultura esposta all’ingresso dello Studio Museo Francesco Messina un’opera dell’artista Franco Mazzucchelli, che consiste in uno dei suoi noti gonfiabili, rotto e riempito di bruciature di sigarette
Un cancro con cui le metropoli convivono, nell’eterna lotta contro bombolette e marker usati nel modo peggiore: per offendere, calpestare, mortificare e mortificarsi. Accade di continuo, col solo effetto di gravare sulle collettività, laddove le amministrazioni vogliano e riescano a ripulire.
Quello che sarebbe opportuno creare è una alleanza fra comune e cittadino, ristabilendo un clima di serenità e fiducia reciproca dove quest’ultimo possa segnalare tutte le situazioni illecite per permettere un intervento tempestivo e per far sì che ciò che è contrario alla legge possa venir punito rapidamente, facendo forse rinascere una nuova cultura della legalità e del rispetto tra i cittadini. Questo è un obbiettivo nel mio programma: chi non rispetta il bene comune, non rispetta neppure altri valori per cui dobbiamo educarci al rispetto e al bello che ci offre la nostra Milano potenziando la tecnologia per un costante monitoraggio della città.