Nuove metropolitane
Promuovere investimenti per la realizzazione di infrastrutture sotterranee per migliorare, incrementare e velocizzare le possibilità di trasporto del cittadino.
Milano, città del futuro, che si accinge a diventare una grande metropoli, ha bisogno di un piano strategico per una “mobilità sostenibile” rendendo indispensabile una riformulazione del trasporto milanese esistente, che debba realmente corrispondere alle effettive esigenze dei cittadini, curando soprattutto i servizi che dalla periferia vanno verso il centro città.
In tutte le metropoli europee si punta a trasferire dalla superficie al sottosuolo sia il trasporto pubblico (metropolitane) che quello privato (tunnel).
È l’unica strategia idonea a “togliere automobili dalla strada” e non quella giudicante, perseguita negli ultimi cinque anni, che vuole “educare” il cittadino, non accorgendosi che molto spesso i milanesi si trovano in condizioni di dover usare l’auto privata come unica alternativa al fine di avere dei tempi di percorrenza sostenibili.
La Giunta uscente (nel solco di chi, negli anni 60, riteneva inutile la costruzione della MM1) è arrivata a mettere in dubbio il finanziamento della Linea Metropolitana 4 perché troppo costosa. Dopo vari intoppi alcune stazioni cardine della linea 4 dovevano essere terminate in tempo per l’evento Expo e il completamento dei lavori, come da promessa fatta da Pisapia, terminati entro il 2017. La giunta comunale già nel 2014 aveva definitivamente escluso ogni ipotesi di apertura nel 2015 delle prime fermate della M4, istituendo per l’Expo un servizio navetta basato su autobus. Ha inoltre deliberato una variante nelle tempistiche di realizzazione del progetto, ripianificando l’apertura dell’intera Linea 4 nel 2022.
Bisogna con forza mettere mano e potenziare la messa in opera di mezzi di trasporto soprattutto sotterranei, salvaguardando anche l’ambiente, per permettano a tutti i cittadini il raggiungimento dei diversi luoghi della città in tempi ragionevoli e sicuri senza ritardi spesso causati del traffico che invece si trova in superficie.